Massoneria:

La massoneria (definita anche Arte Reale), è un’associazione iniziatica e di fratellanza a base etica e morale che si propone come patto etico-morale tra persone libere. Un patto da intendersi non come un’operatività socio-politica, ma come tensione collettiva, di tutti gli affiliati all'associazione, alla via di perfezionamento delle più elevate condizioni dell’umanità.

La massoneria ufficiale dichiara di non avere barriere etniche, religiose, ideologiche e politiche, per effetto delle antiche regole stabilite nelle Costituzioni dei liberi muratori del 1723 e alle quali tutte le istituzioni massoniche del mondo fanno riferimento, anche se con alcune differenze dovute a tradizioni locali e storiche.

Sin dal suo sorgere, la massoneria è costituita da logge, cioè gruppi organizzati di persone che operano insieme con gli stessi scopi e ideali, seguiti da ogni massone del mondo. In questo senso è considerata dai suoi aderenti universale, pur nelle sue complesse diversità interne.

Storia

Origini

Attualmente la documentazione storica accertata non consente di ricostruire con precisione le origini dell'organizzazione. Non considerando gli atti ufficiali della nascita della massoneria moderna nel 1717, sono conosciuti come sicuri solo dei rari documenti che precedono il 1717 e comunque non prima della seconda metà del XVII secolo[1] . La vaghezza di questa documentazione è da addebitare alla segretezza che allora i massoni davano ai lavori di loggia. I più attendibili storici della massoneria non confermano che tale segretezza avesse motivazioni diverse da quella del carattere iniziatico di questa massoneria. Tale carattere non differisce da quello delle società iniziatiche anche antiche, essendo l'iniziazione un aspetto sostanzialmente comune a tutte le culture umane anche se con diversi scopi e cerimoniali.

In ambito massonico le radici ideali della massoneria vengono fatte risalire alla costruzione del Tempio di Salomone e in termini storici essa viene ritenuta derivante dalle corporazioni o gilde di muratori del Medioevo. Tuttavia non esistono documenti, storicamente accertati, che dimostrino la continuità tra queste corporazioni e le logge massoniche di cui si è accertata l'esistenza nella seconda metà del XVII secolo.
A motivo della mancanza di documenti relativi alla massoneria sono sorte molte interpretazioni, mai dimostrate come vere, sulla sua origine. Tali interpretazioni, atte più a suggestionare che a documentare, non hanno valore storico. [2][3][4] come quella di essere una discendenza diretta dei Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone in Gerusalemme (più noti come cavalieri templari) oppure un ramo delle antiche scuole del segreto, o dei Collegia fabrorum romani, o una conseguenza istituzionale delle corporazioni medievali di muratori, per il tramite di maestranze bizantine o italiche (tra queste, i cosiddetti Magistri comacini) operanti nell'Alto Medioevo. Nei documenti della seconda metà del XVII secolo (atti amministrativi, elenchi di nomi, date e luoghi delle riunioni) relativi ad alcune logge della Scozia e dell'Inghilterra si trovano nomi di membri di corporazioni muratorie che sembra fossero ancora operanti, pur senza l'importanza economica e sociale dei secoli precedenti; mentre rimanevano operative certe forme organizzative legate alle corporazioni di sussidiarietà e assistenza ai meno abbienti. Questi membri "muratori" risultavano costituire nelle liste degli affiliati alla loggia sempre una esigua minoranza rispetto agli altri, non muratori. È più corretto affermare che le logge massoniche seicentesche ammettevano esponenti delle corporazioni muratorie, piuttosto che il contrario; considerato anche il fatto che la "loggia", intesa come struttura associativa, non è un organismo interno alle corporazioni, ma così veniva chiamato tradizionalmente il luogo o edificio interno ai cantieri di costruzione ove si svolgevano le riunioni tecniche ed organizzative del cantiere e dove talora si ricoveravano gli strumenti di lavoro più preziosi, mentre le attività amministrative e commerciali delle corporazioni si svolgevano in sedi urbane, spesso palazzi prestigiosi, non definite logge. Gli affiliati alle logge seicentesche e settecentesche erano in gran maggioranza esponenti della nobiltà, delle libere professioni e del commercio. Non esistono documenti che possano spiegare i motivi per i quali queste persone si raggruppassero e che cosa facessero durante le riunioni. Da rari cenni documentali sembra accertato che le riunioni si svolgessero seguendo certe ritualità, di cui però non si sa nulla, per cui non è possibile affermare che ci fosse una continuità con le cerimonie svolte nelle corporazioni muratorie. Anche se alcuni documenti ufficiali delle corporazioni muratorie riportano, spesso dettagliatamente, delle cerimonie di accettazione di nuovi membri alla corporazione, nulla fa supporre che nelle logge massoniche seicentesche fossero riproposte le stesse forme cerimoniali. Infatti, mentre le cerimonie delle corporazioni erano ufficiali, quindi note a tutti, gli storici negano che esse avessero le caratteristiche della ritualità e ancor meno della segretezza o della riservatezza. Al contrario, le cerimonie massoniche erano, per il poco che si sa, prettamente rituali e segrete. La segretezza consisteva nel fatto che il cerimoniale, parole e azioni, era noto ai soli membri della loggia e che tutto ciò che faceva parte del cerimoniale, arredi, oggetti e altro, veniva o distrutto o conservato in modo inaccessibile alla fine delle riunioni. Per questo motivo nessuno, allora e oggi, sa che cosa avvenisse realmente durante le riunioni e ogni supposizione è di pura fantasia.

Non ci sono prove che nei rituali massonici delle prime logge fossero presenti degli elementi esoterici, però, considerato che l'esoterismo fa parte da sempre della cultura massonica è possibile che ciò avvenisse, mentre questi elementi non si rintracciano nei documenti conosciuti delle antiche corporazioni. L’interesse per le conoscenze in ambito esoterico che nel Rinascimento ebbe grande vivacità, continuò fino al XVII e XVIII secolo, appassionando le persone più acculturate. Si può quindi supporre che nei primi rituali massonici fossero presenti elementi esoterici appartenenti agli ambiti dell’ermetico, dell’alchemica, della cabalistica, della magia, dell’astrologia e di molto altro ancora.

La contiguità ideale tra le corporazioni muratorie e le prime logge massoniche trova conferma nell’elaborazione delle Costituzioni dei Liberi Muratori del 1723, quando fu dato mandato al Rev. James Anderson di stilarne il testo prendendo come riferimento ideale gli antichi manoscritti degli Statuti delle Corporazioni muratorie allora conosciuti[5] . Riferimento che sicuramente era generalizzato in tutte le spontanee logge sia della Scozia sia dell'Inghilterra. Alcune espressioni verbali e concettuali che si trovano in questi manoscritti vengono riprese nel lessico massonico. Interessante è notare che tutte queste logge sparse nel territorio della Gran Britannia avessero aspetti che le accomunavano anche se non risulta che tra loro ci fossero collegamenti stretti e sicuramente nessuna struttura federativa. Alcune tracce documentali sembrano confermare però che singoli membri di una loggia avessero contatti con membri di altre logge e che talora ci fossero scambi di visite.

Fondazione della prima Gran Loggia a Londra

Edificio (1927–1932) della sede della Gran Loggia Unita d'Inghilterra - Londra
La taverna "l'Oca e la Griglia" di Londra, dove fu fondata la prima Gran Loggia, il 24 giugno 1717
Stampa rappresentante una Scena di massoneria, 1878

Il 24 giugno 1717 fu ufficialmente fondata a Londra la Gran Loggia con lo scopo di federare le logge che operavano nel distretto di Londra senza collegamenti tra loro. Purtroppo non si sono conservati gli atti di quella fondazione, ma rimangono numerosissime attestazioni di questo evento storico che segnò formalmente la nascita di quella che poi fu chiamata la massoneria moderna, per distinguerla dalla muratoria delle antiche corporazioni. La riunione di fondazione si svolse nella Taverna dell'Oca e della Graticola, con la partecipazione di tre logge londinesi e una del Westminster, The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummer and Grapes. I nomi di tali logge venivano dai locali presso i quali ciascuna si riunivano. La Goose and Gridiron nella Ale-house in St. Paul's Church-yard (Loggia ora denominata Lodge of Antiquity No. 2); la Crown nella Ale-house in Parker's Lane off Drury Lane; la Apple-Tree nella Tavern in Charles Street, Covent Garden (Loggia ora denominata Lodge of Fortitude and Old Cumberland No. 12); infine la Rummer and Grapes nellaTavern in Channel Row, Westminster (Loggia ora denominata Royal Somerset House and Inverness Lodge No. IV). La Funzione della Gran Loggia era quella di organizzare in modo centralizzato le varie logge. Infatti già nel 1725 si trovano nelle minute della Gran Loggia l'adesione di molte altre logge in Bath, Bristol, Norwich, Chichester, Chester, Reading, Gosport, Carmarthen, Salford, e Warwick, e un'embrionale Provincial Grand Lodges in Cheshire e nel South Wales. La Gran Loggia si era ormai estesa ben oltre la città di Londra. A capo della Gran Loggia, con il titolo di Gran Maestro, fu eletto il gentiluomo Anthony Sayer. Nell’organismo direttivo della Gran Loggia appartenevano alcuni prestigiosi personaggi come il pastore anglicano John Theophilus Desaguliers (1683-1744), membro della Royal Society, brillante divulgatore delle teorie newtoniane e letterato ben introdotto nell'alta società londinese, Francis Scott duca di Buccleuch (1694 -1751), scozzese e anche lui membro della Royal Society, Charles Lennox (1672-1723) , primo duca di Richmond, primo duca di Lennox e duca d'Aubigny,figlio illegittimo del re d'Inghilterra Carlo II Stuart, , Lord John Montagu 2º Duca of Montagu (1690-1749) membro della Royal Society, ed anche dei borghesi come il citato Sayer, il gentiluomo George Payne (c1685-1757) e il reverendo James Anderson (1684-1739), pastore presbiteriano che fu l’estensore delle Costituzioni adottate il 14 gennaio 1723.

Le Costituzioni dei Liberi Muratori

The Constitutions of the Free-Masons, 1723

Le regole costitutive della prima Gran Loggia massonica furono date alla stampa il 17 gennaio 1723 per comando di Sua Grazia il Duca di Montau, ex Gran Maestro, dopo che il manoscritto fu approvato in Gran Loggia e deciso di stamparlo per volontà della Società, raccomandandone il loro uso nelle logge. I firmatari furono Philip, Duca di Wharton, Gran Maestro e T. Desaguliers, Deputato (vice) Gran Maestro.

Il titolo completo èThe Constitution, History, Laws, Charges, Orders, Regulations, and Usages, of the Right Worshipful Fraternity of Accepted Free Masons; Collected from their General Recorlrs, and the faithful Traditions of many Ages. Titolo seguito dall’avviso:TO BE READ at the Admission of a New Brother, when the Master or Warden shall begin, or order some other Brother to read as follows (DA LEGGERE all’ammissione di un nuovo Fratello, quando il Maestro o il Sorvegliante inizierà, o ordinerà ad un altro Fratello di leggerlo come di seguito).

La prima edizione è costituita da diverse parti:

  1. la Storia della massoneria;
  2. le Regole del Libero Muratore estratte da antichi documenti inglesi, scozzesi e irlandesi;
  3. i Regolamenti Generali, redatti inizialmente da Mr. George Payne nell’anno 1720 quando era Gran Maestro;
  4. l’Approvazione a firma di Philip, Duke of Wharton, Gran Maestro, J. T. Desaguliers Deputato Gran Maestro e di cinquantotto Maestri e Sorveglianti di diverse logge (tra cui il Maestro James Anderson);
  5. le Canzoni massoniche di diversi autori tra cui J. Anderson.

La prima parte, storica, è un’accuratissima quanto fantasiosa ricostruzione storica della massoneria dai tempi biblici di Adamo e di Seth e con forti riferimenti alle vicende bibliche, fino ai tempi correnti della prima Gran Loggia massonica.

La seconda parte, le antiche regole, stabilisce in 6 articoli con diversi commi, le regole generali che devono guidare lo spirito e le azioni, dentro e fuori la loggia, dei Liberi Muratori.

La terza parte, detta le trentanove regole generali che guidano la conduzione delle logge e della Gran Loggia. È seguita da un Poscritto che prescrive certi comportamenti cerimoniali.

La quarta parte, l’Approvazione, è appunto l’atto di approvazione delle Costituzioni.

La quinta parte, le canzoni massoniche, è costituita da: la Canzone del Maestro in 5 parti ideata e scritta da James Anderson; la Canzone del Sorvegliante, pure di Anderson; la Canzone del Compagno scritta dal Fratello Charles Delafaye.

Da sempre l'interesse massimo dei massoni è dato alla seconda parte, quella delle regole che da tutti i massoni del mondo sono considerati i Landmarks, le basi costitutive della massoneria moderna, quelle cosiddette tradizionali alle quali tutte le Gran Logge che si ritengono regolari si attengono con assoluto scrupolo da oltre tre secoli. Su queste regole le polemiche sono infuriate per secoli, quando alcune Gran Logge decisero di modificarle o di interpretarle secondo le consuetudini culturali e nazionali proprie e per il mutarsi di vicende sociali e storiche; per tale motivo sono definite irregolari. I concetti di regolarità e irregolarità non sono intesi, in ambito massonico come giudizio di valore su altrui decisioni, ma semplicemente come declinazione del seguire o non seguire quelle regole tradizionali. In ogni caso, anche la terza parte ha un grande valore storico per comprendere la struttura della prima Gran Loggia moderna. Al contrario la prima parte viene trascurata, considerandola un non ben riuscito tentativo di costruire la storia della massoneria quasi in forma mitica.

Un'altra edizione fu stampata nel 1738 con alcune differenze di stesura e di concettualità normative. La prima parte storica fu ulteriormente ampliata, quasi raddoppiata, senza però rendersi più attendibile storicamente. Nel 1756 e nel 1767 videro la luce delle nuove edizioni curate da John Entick (ca. 1703-1773) dal titolo The Constitutions of the Antient and Honorable Fraternity of Free and Accepted Masons.

Tutte le Gran Logge e Gran Orienti cosiddetti "irregolari", nei cinque continenti e nel corso di oltre tre secoli, redassero proprie versioni delle Costituzioni dei Liberi Muratori, anche se talora con modifiche di poco conto, e il loro numero è quindi difficilmente quantificabile, considerato anche che una gran quantità di Gran Logge e Gran Orienti nel corso del tempo scomparvero dalla scena storica e ideale della massoneria oppure mutarono creando altre diverse Costituzioni.

Scisma inglese del 1753 e sua ricomposizione

Un evento importante che condusse alla creazione di Istituzioni massoniche con caratteristiche diverse da quelle originali inglesi[6] fu l’uscita di cinque logge dalla Gran Loggia d’Inghilterra. Queste logge erano composte quasi esclusivamente da Massoni irlandesi emigrati in Inghilterra, a prevalenza cattolica[7]. Essi volevano ripristinare o meglio conservare le caratteristiche allora ritenute “autentiche” dell’antica muratoria con un diverso rituale e con un numero di gradi superiore a quello tradizionale di tre[8]. Il 17 luglio 1751[9], i rappresentanti di cinque Logge si riunirono presso la taverna di Turk's Head, in Greek Street, Soho, Londra - formando una Gran Loggia rivale alla GLE. Il 5 febbraio 1752 fu costituita la Gran Loggia degli Antichi ed Accettati Massoni d'Inghilterra, secondo le Antiche Costituzioni (‘’Grand Lodge of Free and Accepted Masons of England, according to the Old Constitutions’’) o ‘’Ancient Grand Lodge of England’’[10]. Le ragioni della scissione sono ancora oggi oggetto di contrastanti giustificazioni da parte degli storici, senza che si sia giunti ad una definitiva spiegazione[11].

Laurence Dermott scrisse una Costituzione per gli Ancients, la Ahiman Rezon sulla falsa riga delle Spratt's Irish Constitutions[12], come alternativa alle Costituzioni scritte da James Anderson. I membri della nuova Gran Loggia si autodenominarono Antiens e chiamarono quelli della Gran Loggia d’Inghilterra Moderns.

Questa scissione ebbe molto seguito, specialmente negli stati del Nord America, ma poco riscontro in Europa continentale dove già da tempo erano state create delle Gran Logge con differenze anche rilevanti rispetto alla tradizione inglese[13],

Nel 1811 le due Gran Logge approntarono una Commissione che nei successivi due anni stese gli accordi dell’Unificazione. Nel 1813 divenne Gran maestro dei ‘’Moderns’’ il duca di Sussex. L’accordo fu firmato il 27 dicembre 1813. Tra il duca di Sussex che era diventato Gran Maestro dei Moderns in quel anno, e il Gran Maestro degli Antiens Principe Edward Augustus, Duca di Kent e Strathearn[14]

L’unificazione delle due Gran Logge portò alla creazione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (‘’United Grand Lodge of England’’). Fu quindi costituita una Loggia di Riconciliazione (‘’Lodge of Reconciliation’’)[15]. per ricomporre i diversi rituali delle due Gran Logge e che, una volta definito, prese il nome di ‘’Emulation’’. L'Emulation è un rituale e non un Rito, nel senso che esso non ha una struttura organizzativa parallela a quella della Gran Loggia, come accade per il Rito Scozzese Antico ed Accettato con una propria gerarchia di gradi.

A seguito dell’unificazione venne riscritto lo Statuto di Gran Loggia che entrò in vigore nel 1815.

Diffusione oltre i confini inglesi

Interno della Loggia di Niagara-on-the-Lake, Ontario, Canada

La lotta tra Ancients e Moderns non impedì una costante diffusione della massoneria in Europa e negli Stati Uniti, secondo le linee di espansione dell'impero britannico, dei suoi commerci marittimi e delle colonizzazioni. Di questa propagazione, concretizzatasi nella fondazione di logge successivamente regolarizzate mediante la concessione di "patenti" dall'una o dall'altra Gran Loggia inglese – oppure dalle Grandi Logge di Scozia e di Irlanda – strumento molto efficace furono le logge militari, costituite all'interno delle unità dell'esercito britannico e frequentemente trasferite da una parte all'altra dell'impero.

Lo sviluppo della nuova massoneria fuori delle Isole britanniche fu rapidissimo. Nel 1723 fu fondata una loggia a Girifalco, in Calabria.[16] Nel 1728 furono fondate una loggia a Madrid ed una a Gibilterra; nel 1731 la Gran Loggia di Londra nominò un gran maestro provinciale per la Russia, e sempre nel 1731 una loggia inglese fu fondata a Firenze. Nel 1733 a Boston nacque la prima Gran Loggia provinciale statunitense, mentre nel 1734 i liberi muratori olandesi elessero un gran maestro per le Province Unite. Nel 1735 sorsero logge a Lisbona, Roma, Milano, Verona, Padova, Vicenza, Venezia, Napoli, Stoccolma. Nel 1736 fu fondata la loggia di Genova, e nel 1737 nacque una loggia ad Amburgo.

Va ricordato che i principi della massoneria furono fondanti nella Costituzione degli Stati Uniti d'America: infatti i tre estensori della loro Costituzione federale erano tutti e tre fratelli massoni, così come massoni dichiarati furono i primi tre presidenti.

Scisma franco-inglese del 1877

Il secondo grande scisma nella storia della massoneria, dopo quello inglese del 1752, avvenne negli anni successivi al 1877, quando il Grande Oriente di Francia abolì ogni restrizione all'ammissione di atei. Nonostante la discussione sull'ateismo sia verosimilmente il maggior fattore della frattura con il Grande Oriente di Francia, gli inglesi menzionano anche il riconoscimento da parte dei francesi della massoneria femminile e delle co-massonerie, come anche la tendenza dei massoni francesi a discutere volentieri di religione e politica nella loggia. Anche se i francesi scoraggiano queste discussioni non le bandiscono altrettanto drasticamente quanto gli inglesi.[17] Lo scisma tra i due rami è stato occasionalmente superato, specialmente durante la prima guerra mondiale, quando massoni statunitensi richiesero di poter visitare logge francesi.[17]

Per quanto riguarda i requisiti religiosi, la più antica costituzione massonica (quella di Anderson, 1723) dice solo che un massone "non dovrà mai essere uno stupido ateo né un libertino senza religione" se "comprende l'Arte correttamente". La sola religione richiesta era "quella religione in cui tutti gli Uomini concorrono, tenendo per sé le loro particolari Convinzioni".[18] I massoni non si trovano d'accordo nel definire "stupido" o "senza religione" degli aggettivi necessari o accidentali per "ateo" e "libertino". È possibile che l'ambiguità sia intenzionale. Nel 1815, l'appena riunificata Gran Loggia Unita d'Inghilterra (UGLE) cambiò le Costituzioni di Anderson in senso più ortodosso: «qualunque sia la religione o il modo di praticarla, nessuno sarà escluso dall'Ordine, purché creda nel glorioso Architetto del cielo e della terra, e pratichi i sacri doveri della moralità». Gli inglesi mettono in pratica questo articolo col richiedere al candidato la fede in un Essere Supremo e nella sua volontà rivelata; nonostante ciò possa ancora essere interpretato in modo non-deista, ciò rese più difficile per credenti non ortodossi l'ingresso nella massoneria.

Nel 1849, il Grande Oriente di Francia seguì l'esempio inglese adottando il "requisito dell'Essere Supremo", ma nei paesi latini si registrava già una pressione crescente per ammettere apertamente gli atei. Ci fu un tentativo di compromesso nel 1875 (Congresso dei Supremi consigli federali, al convento di Losanna) con l'uso dell'espressione "Principio Creatore" (che suonava meno deista che non "Essere Supremo") ma alla fine ciò non era abbastanza per il Grande Oriente di Francia, e nel 1877 essi tornarono ad abolire il requisito di religiosità per l'ingresso, adottando l'originale documento di Anderson del 1723 quale Costituzione ufficiale. Venne inoltre creato un rituale modificato che non faceva alcun riferimento diretto al GADU (sebbene, come simbolo, rimanesse probabilmente ancora in uso). Questo nuovo rito non rimpiazzava i vecchi, ma era proposto come alternativa (le giurisdizioni europee in generale non tendono a ridursi all'uso di un solo rito, come la maggioranza delle giurisdizioni nordamericane, ma offrono un assortimento di riti tra cui le logge possano scegliere).

Massoneria di Prince Hall

Tomba di Prince Hall nel cimitero di Copp's Hill, a Boston

Nel 1775, un afroamericano di nome Prince Hall fu iniziato in una loggia militare di costituzione irlandese assieme a quattordici altri afroamericani, tutti liberi dalla schiavitù fin dalla nascita. Quando la loggia militare lasciò l'area, agli afroamericani fu concessa l'autorità di incontrarsi come loggia, eseguire processioni nel giorno di San Giovanni e celebrare funerali massonici, ma non quella di conferire gradi o fare altro lavoro massonico. Questi chiesero, e ottennero, un Warrant for Charter dalla Gran Loggia d'Inghilterra nel 1784 e formarono una Loggia Africana numero 459. Benché venga rilevata dai registri come tutte le altre Gran Logge statunitensi dopo la fusione della Gran Loggia "Premier" e la Gran Loggia "Ancient" nel 1813, quando essi formarono la Gran Loggia Unita d'Inghilterra la loggia si ridenominò come la loggia africana numero 1 (da non confondere con le varie Gran Logge africane) e si separò dalla massoneria riconosciuta dall'UGLE. Questo portò alla tradizione di separare le giurisdizioni prevalentemente afroamericane in Nord America, note collettivamente come massoneria di Prince Hall.

Razzismo e segregazione diffusi in Nord America resero impossibile per gli afroamericani unirsi a molte cosiddette logge "principali", e molte Gran Logge in Nord America rifiutarono di riconoscere come legittime la Loggia Prince Hall e i massoni di Prince Hall nelle proprie giurisdizioni. Attualmente, la massoneria di Prince Hall è riconosciuta da alcune Gran Logge a loro volta riconosciute dall'UGLE, e non da altre, e sembra poter raggiungere la piena agnizione.[19]

La pretesa autorità internazionale della massoneria inglese

Istituzione quasi ufficiale, dotata di grande prestigio e fortemente selettiva nella scelta dei propri membri, la massoneria inglese è divenuta una componente stabile della società britannica e della sua classe dirigente, atteggiandosi a potenza massonica "madre del mondo" e depositaria della tradizione.

La massoneria inglese afferma esplicitamente a partire dal XIX secolo di avere tra i suoi protettori la monarchia del Regno Unito[20], alla quale riporta anche con i legami di parentela fra i suoi vertici e i Windsor.

L'idea di una massoneria inglese come "madre del mondo", per quanto diffusa sia in ambienti massonici che storici, è quantomeno controversa. Con lo scisma inglese del XVIII secolo fra Antichi e Moderni, infatti, la Gran Loggia di Londra smise di fatto di esistere. L'obbedienza che fu fondata nel 1815 era un'obbedienza diversa, sia dal punto di vista filologico che dal punto di vista rituale. Nacque allora, assieme alla odierna Gran Loggia Unita d'Inghilterra, il Gran Capitolo dell'Arco Reale; spesso confuso con i riti è in realtà una sorta di grado complementare, propedeutico al grado di Maestro Libero Muratore. La nascita dell'Arco Reale e la sua particolare collocazione nell'alveo del rituale Inglese (detto comunemente Emulation Ritual), rappresenta la soluzione di compromesso fra le Grandi Logge degli Antichi e dei Moderni, che con tale modifica fondarono un'obbedienza diversa e terza rispetto alla Gran Loggia di Londra o Loggia Madre del Mondo.

La massoneria inglese, peraltro, non ha alcun tipo di autorità reale sulle altre giurisdizioni massoniche, la cui regolarità, ancorché non riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra, può essere peraltro legittima nel giudizio di altre Grandi Logge. Ad esempio, il Grande Oriente d'Italia, fondato nel 1805, è regolare (rispetta tutti i requisiti richiesti) e riconosciuto da quasi tutte le Grandi Logge e Grandi Orienti del mondo, ma attualmente non da quella inglese che, tra gli attuali Ordini massonici italiani, riconosce la Gran Loggia Regolare d'Italia, a partire dalla fondazione di quest'ultima nel 1993 per "gemmazione" dal Grande Oriente d'Italia stesso.

Il riconoscimento da parte della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, storicamente, è sempre stato molto ambìto peraltro dalle altre massonerie e, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, sono avvenuti interventi ufficiali di scomunica o di disconoscimento, quale strumento di una politica estera sempre più attiva. Il 4 settembre 1929, la Gran Loggia Unita d'Inghilterra ritenne venuto il momento di approvare e pubblicare una dichiarazione unilaterale dei principi fondamentali, ai quali d'allora in avanti avrebbe informato e subordinato il riconoscimento di altre Grandi Logge.[21]

La massoneria oggi

Nell'Europa continentale e in Sud America il numero di massoni è generalmente in ascesa; al contrario, in alcuni distretti degli Stati Uniti, della Gran Bretagna ed altre giurisdizioni britanniche sta perdendo membri più velocemente di quanto riesca ad attrarre nuovi iniziati. Negli Stati Uniti l'età media dei membri è intorno ai 45 anni.

Molte Gran Logge negli Stati Uniti hanno provato una varietà di misure, spesso controverse, per ovviare al calo di nuovi membri, incluse cerimonie dei tre gradi della durata di un solo giorno per vasti gruppi di candidati (in opposizione alle assegnazioni individuali dei gradi che richiedono mesi o anni per essere completate), pubblicità sui cartelloni ed addirittura reclutamento attivo di nuovi candidati da parte dei membri (in opposizione alla tradizione di considerare solo coloro i quali richiedono l'associazione da sé). Alcuni massoni obiettano che le tradizioni ed i principi della massoneria siano di fatto rese meno severe da queste innovazioni, osservando che la Fratellanza è sopravvissuta a secoli di cambiamenti sociali senza cambiare se stessa; altri citano un bisogno della massoneria di modernizzarsi e rendersi più adatta alle nuove generazioni. La massoneria statunitense si confronta anche con un problema di immagine, poiché alcuni la percepiscono come razzista. Ciò è dovuto in parte al fatto che solo tre Gran Logge negli Stati Confederati d'America oggi riconoscono le loro controparti della massoneria Prince Hall, la massoneria di colore statunitense (mentre tutte le Gran Logge degli stati settentrionali, inclusi Alaska ed Hawaii, riconoscono la massoneria Prince Hall).[22]

Principi e scopi

I principi massonici discendono dalle Costituzioni dei Liberi Muratori, redatte da James Anderson nel 1723, e le cui regole fondano la tradizione universale della massoneria. Essi sono dunque principi, o norme ideali, che non possono essere messi in discussione o essere cambiati, pena l'uscita dalla tradizione stessa e dalla idealità massonica. Tra i vari principi e norme c'è quello che precetta la massoneria e tutti i suoi affiliati all’estraneità rispetto alle questioni politiche o religiose. Non per questo la massoneria è antipolitica e antireligiosa, solo è separata da questi ambiti e per tale motivo nelle Logge è vietato discutere di religione, di politica, di affari economici della società civile. Tale principio è affermato con precisione fin dal suo sorgere e ricalca la stessa disposizione vigente nella Royal Society fino dal XVII secolo. Infatti, alcuni membri della Royal Society furono tra i fondatori nel 1717 della prima Gran Loggia[23], quella in seguito colloquialmente definita Premier Grand Lodge o Gran Loggia di Londra.

Palazzo Roffia, Firenze sede locale della Gran Loggia D'Italia. tempio massonico.

Nel mondo massonico la massoneria di cultura anglosassone prescrive con particolare severità che il massone non debba trattare pubblicamente di questioni inerenti alla politica e alla religione nella veste di massone, conservando la libertà di farlo nella veste di cittadino. Questa prescrizione non è affermata con uguale rigidità nelle Istituzioni massoniche di cultura non anglosassone, che hanno interpretato le Costituzioni massoniche in maniera diversa per motivi storici e culturali.

È difficile trattare della massoneria in senso generale, come un tutt’uno, considerando che essa si esprime con diverse modalità organizzative e dottrinarie; tuttavia in essa si riscontrano alcune caratteristiche comuni a tutte le istituzioni massoniche mondiali, che possono essere sintetizzate nelle seguenti : 1) Il suo scopo ultimo è il miglioramento dell'uomo e dell'umanità. 2) L'istruzione del massone per mezzo di simboli basati sugli strumenti dei muratori. 3) L'accettazione in una Loggia attraverso una cerimonia di "iniziazione". 4) L'organizzazione di perfezionamento graduale, in cui i gradi di Apprendista Accettato o Ammesso (A.A.), Compagno di Mestiere (C.d.M.) e Maestro Muratore o massone (M.M.) sono comuni a tutti i sistemi massonici. 5) Il suo carattere confidenziale e discreto, anche se in certi tempi e luoghi, si manifestò con modalità di segretezza.

La massoneria promuove tra i suoi aderenti la ricerca incessante della verità per realizzare la fratellanza universale del genere umano. Attraverso i suoi affiliati finalizza la sua azione sul piano etico sviluppando i valori universali (lealtà, amicizia, fedeltà, sincerità, bontà, altruismo) della società umana e consolidando i propri ideali con l’astensione da ogni proposizione dogmatica o di fanatismo nello spirito di una tolleranza universale e quella materiale su progetti d’azione benefica nei confronti degli affiliati e, nella società civile, dei bisognosi.

Il valore principale perseguito in massoneria è quello della Libertà e infatti tale parola (freedom) è presente nelle Costituzioni del 1723. Tant'è che requisito indispensabile per essere ammessi in massoneria tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII è stato quello di essere uomini liberi (free-born)[24], non servi della gleba, non imprigionati o deportati a forza (bondman)[25]. La stessa denominazione "Liberi Muratori" (Freemasons) definisce chi lavorava in un cantiere di costruzione percependo una paga e non perché costretto. Nei tempi moderni il concetto di "libero" è sostanzialmente riferito alla libertà d'azione, nel senso di non subire la prigionia o condanne limitanti la libertà d'azione personale e/o nella società.

L’altro valore è quello dell’Uguaglianza e infatti nelle logge settecentesche erano bandite ogni differenze, apportatrici di disuguaglianze per motivi di censo, ceto e classe sociale, di etnia e di religione, anticipando nella pratica interna della loggia le prime forme di democrazia, poi teorizzate in modo più articolato dall'Illuminismo. Nella Loggia ogni affiliato è “uguale” agli altri e unica differenza è data dal grado massonico (A.A. – C.d:M. – M.M.), indicante il percorso di perfezionamento svolto.

La Tolleranza, anche se sempre attivamente praticata tra i Massoni, non appare come valore fondante della massoneria nei primi decenni della sua affermazione; non casualmente questa parola non appare nel testo delle Costituzioni (1717). Solo quando i principi e i valori illuministici nei paesi di cultura occidentale, condizionarono il pensiero massonico, la Tolleranza assunse una maggiore importanza.

Caratteristiche fondamentali

Landmark

Il concetto di landmark (letteralmente "caposaldo ", ma non soltanto), strettamente connesso con quello di regolarità, fu introdotto nel lessico muratorio dalle costituzioni di Anderson del 1723, che prescrivevano il rispetto degli antichi landmark dell'Ordine, ma senza indicarli in alcun modo. Un'altra versione fondamentale è quella dell'americano Albert Mackey redatta nel 1858[26]. I landmark sarebbero gli antichi e immutabili precetti della massoneria, i termini di riferimento in base ai quali è valutata la regolarità di logge e Gran Logge. In realtà non esiste un'identità di vedute sulla loro enunciazione ed identificazione: molto dopo Anderson ne sono apparse varie liste, anche molto diverse fra loro, proposte da vari autori. Poiché ciascuna Gran Loggia è autogovernata, e non esiste un'autorità massonica "centrale", questi principi in teoria inviolabili hanno quindi differenti interpretazioni, portando a controversie ed incongruenze nei riconoscimenti.

Alcuni esempi di landmark includono:

  • il credere in un Essere Supremo. Alcune Obbedienze Massoniche accolgono anche gli atei nel loro consesso: ad esempio ciò avviene in alcuni casi nella massoneria francese. Ciò implica che tali obbedienze siano considerate "irregolari", in senso massonico, dalle obbedienze che invece osservano questo landmark.
  • Il divieto di iniziazione per le donne. Anche su questo elemento esistono differenze tra le varie obbedienze, per esempio nella massoneria cosiddetta "francese" e in Italia nelle obbedienze della Gran Loggia d'Italia o altre minori.
  • I metodi di riconoscimento devono essere mantenuti inviolati. Questi consistono in gesti nascosti compiuti in genere con le mani, chiamati "segni", modi caratteristici di stringere la mano (chiamati "toccamenti"), emblemi e speciali termini di identificazione, più spesso basati su parole della lingua ebraica tratte dall'Antico Testamento; varianti originate nel tempo nei segni di riconoscimento spesso identificano il massone come proveniente da una specifica giurisdizione.
  • La leggenda del terzo grado, contemplante la costruzione del Tempio di Salomone, è parte integrante della massoneria.
  • Il governo delle logge in una determinata località geografica spetta a una Gran Loggia, in particolare del Gran Maestro. Un Gran Maestro governa in maniera autocratica, benché eletto democraticamente; egli ha la facoltà di presenziare a qualunque adunanza nella propria giurisdizione in qualunque momento e può condurre la loggia a propria discrezione.
  • Ciascuna loggia è governata da un maestro, detto Venerabile, il quale è assistito da due altri ufficiali, detti Primo e Secondo Sorvegliante.
  • Ciascuna loggia, quando operativa, deve essere "coperta", ovvero con la porta custodita cosicché non entrino o presenzino alle riunioni persone che non siano massoni. Un Copritore o guardia esterna è posto fuori della porta della loggia "armato con spada tratta al fine di tenere lontano tutti gli intrusi e profani dalla massoneria", e può aprire e chiudere a seconda del bisogno per accogliere ritardatari e candidati.

Rituali e simboli

La massoneria ha scelto come simbolo floreale l'acacia, pianticella vigorosa e gentile, che non appassisce mai durante il corso delle stagioni eppure si rinnova sempre.

Impugnatura di spada massonica, 1820 circa (Musée du Grand Orient de France, Parigi)

I massoni si rifanno prevalentemente al simbolismo architettonico dei muratori operativi medievali che lavoravano effettivamente la pietra. Uno dei loro simboli principali è squadra e compasso, strumenti della categoria, disposti a formare un quadrilatero. La squadra è talora detta rappresentare la materia, ed il compasso lo spirito o la mente. Ancora, la squadra può esser detta rappresentare il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso rappresenta l'astrazione, o giudizio soggettivo, e così via (essendo la massoneria non dogmatica, non v'è interpretazione data come legge per alcuno di questi simboli). Il compasso può essere sottoposto, sovrapposto o intrecciato alla squadra, a significare l'interdipendenza fra i due. Nello spazio fra i due, è talora posto un simbolo di significato metafisico. Talvolta, questo è una stella risplendente o un altro simbolo di Luce, a rappresentare la verità o la conoscenza. In alternativa, c'è spesso una lettera G.

La squadra e il compasso sono mostrati a tutte le riunioni massoniche, assieme al Libro della Legge Sacra, aperto. Negli ordini appartenenti al ramo "inglese", questo è usualmente la Bibbia, ma può essere qualunque libro o scrittura ispirati, a cui i membri di una particolare loggia o giurisdizione sentono di riferirsi, la Bibbia, il Corano o altre opere. In molte logge di tipo francese sono usate le costituzioni massoniche. In alcuni casi, è stato usato un libro bianco, nel caso in cui la composizione religiosa di una loggia fosse troppo varia da consentire una scelta facile. In aggiunta al suo ruolo di simbolo di sapienza scritta, ispirazione, e talora come volontà rivelata della Divinità, il Libro Sacro è ciò da cui gli obblighi massonici traggono ispirazione.

Molto del simbolismo massonico è di natura matematica, e specialmente geometrico, il che è probabilmente una ragione per cui la massoneria ha attratto così tanti razionalisti quali Voltaire, Fichte, Goethe, George Washington, Benjamin Franklin, Mark Twain ed altri. Nessuna specifica teoria metafisica è sostenuta dalla massoneria, tuttavia sembrano esserci influssi provenienti dai pitagorici, dal neoplatonismo e dal primo razionalismo moderno.

Nell'ambito dei temi architettonico e geometrico della massoneria, l'Essere Supremo (o Dio, o Principio Creativo) è a volte indicato nel rituale massonico come il Gran Geometra o il Grande Architetto dell'Universo. I massoni utilizzano una varietà di etichette per questo concetto al fine di evitare l'impressione di riferirsi al dio o al concetto di divinità specifici di qualche religione.

Tra gli elementi caratteristici, indicativi dell'esoterismo massonico, vi sono i segni di riconoscimento e la Mason Word, o parola di riconoscimento del libero muratore, dalla quale derivano le odierne parole "sacre" e "di passo".

Mozart fu un massone, iniziato a Vienna il 14 dicembre 1784 alla Loggia Zur Wohltätigkeit, e nella sua opera Il Flauto Magico fa ampio uso di simbolismo massonico. Più espressamente compose una serie di undici brani (freimaurermusik) dedicati ai simbolismi ed ai rituali massonici ad essi collegati, uno dei quali, con il testo modificato, è diventato l'inno nazionale austriaco.[27][28]

Lo scrittore britannico Rudyard Kipling, massone, fece largo uso di simboli e miti massonici nel suo romanzo L'uomo che volle essere Re, da cui è stato tratto il film L'uomo che volle farsi re. Due avventurieri sono presi a rappresentare Alessandro Magno per via dei loro emblemi massonici.

Gerarchia

Un maestro venerabile

Ci sono tre gradi nella massoneria:

  1. Apprendista Muratore
  2. Compagno d'Arte
  3. Maestro massone

L'individuo lavora attraverso ciascun grado partecipando ad un rituale, essenzialmente una morality play medievale, in cui ciascuno impersona un ruolo, assieme ai membri della loggia cui si aggrega. L'ambientazione è biblica – la costruzione del Tempio di Salomone a Gerusalemme – sebbene le storie stesse non siano direttamente tratte dalla Bibbia, e non siano pensate come necessariamente ebraiche o cristiane. Niente di soprannaturale avviene in queste storie. Il Tempio può essere scelto a rappresentare sia il "tempio" interiore del singolo essere umano, che della comunità umana, o dell'intero universo.

Nel periodo in cui uno lavora attraverso i gradi, studia parimenti le lezioni e le interpreta per sé stesso. Esistono tanti modi per interpretare i rituali quanti sono i massoni, e nessun massone può comandare ad un altro massone come debba interpretare alcunché. Nessuna verità particolare è condivisa, ma una struttura comune, parlando simbolicamente ad archetipi umani universali, fornisce a ciascun massone un mezzo per giungere alle proprie risposte alle domande importanti della vita. Ai massoni che lavorano attraverso i gradi è spesso richiesto di preparare documenti su argomenti filosofici correlati, e di tenere conferenze.

Linguaggio

I massoni utilizzano il termine "profano" per indicare colui che non appartiene alla fratellanza massonica. È quindi un "profano" qualsiasi uomo (o donna per le logge non regolari che le ammettono) non massone, che non ha quindi ricevuto "la Luce" mediante l'iniziazione rituale.

Un'espressione spesso usata nelle logge massoniche è "essere quadrato", che significa essere un massone che ha raggiunto un particolare livello di consapevolezza nell'arte libero muratoria. Il profano che si presenta in loggia per essere iniziato si trova infatti nella condizione di "pietra grezza": con il lavoro massonico di affinamento delle proprie qualità morali ed intellettuali tende a raggiungere, quadrandosi appunto, lo stato di "pietra cubica", divenendo così persona affidabile, di riferimento e sostegno per gli altri fratelli. Questa espressione è peraltro passata nell'uso comune. Ogni pietra cubica costituisce un mattone che edifica il Tempio morale ed ideale della libera muratoria; il contributo individuale di ciascun fratello è necessario per il conseguimento di un obiettivo superiore e trascendente.

Altra frase in uso tra fratelli liberi muratori è "incontrarsi sulla livella", espressione che fa riferimento alla più complessa simbologia inerente allo strumento utilizzato comunemente nell'arte muratoria e che sta a significare che in loggia ci si ritrova senza tener conto delle differenze sociali, economiche, religiose o culturali.

La pratica della massoneria è chiamata fra i propri membri come "l'Arte".

Banchetto massonico in Francia, circa 1840

Ulteriore espressione caratteristica dei massoni è quella adoperata per il brindisi proprio delle agapi rituali (tornate di loggia particolari dove si dà luogo alla cosiddetta "masticazione", ovvero ad un banchetto le cui portate hanno un significato simbolico e devono essere consumate secondo precise regole) che origina dalla tradizione delle logge militari anglosassoni e che richiama le operazioni di carica di un cannone. La formula si conclude con il grido unanime dei fratelli di: "fuoco!".

Fra i molteplici significati dell'espressione "essere coperto" vi è quello di "appartenere" all'Ordine.

Nel gergo della massoneria si dice di un fratello essere "in sonno" o "dormiente" quando questi non partecipa volontariamente per un protratto periodo di tempo alle tornate rituali. Per motivi di opportunità o per particolari esigenze della vita sociale profana un massone può infatti decidere spontaneamente di autosospendersi dai lavori rituali e dalla vita dell'ordine. Le assenze dai lavori di loggia devono essere normalmente giustificate.

AGDGADU

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi AGDGADU.

AGDGADU è una formula massonica abbreviata. L'acronimo significa: Alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo[29]; comprende ogni possibile raffigurazione personale del rapporto tra Dio e l'Umanità.

Nelle Logge tale formula è evidenziata nel Tempio all'Oriente, alle spalle del Maestro Venerabile, con le lettere intervallate da tre puntini: A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·.. Tuttavia alcune comunioni massoniche hanno tolto l'obbligo di tale iscrizione, lasciando la facoltà alle singole logge di adottarla o meno; un esempio è il Grande Oriente di Francia, che formalizzò tale storica decisione al termine di un convegno tenutosi nel 1877[30][31][32].

Struttura organizzativa

Giurisdizioni

Esistono numerose giurisdizioni di governo della massoneria, ciascuna delle quali sovrana e indipendente dalle altre e di solito definita su base nazionale. Non esiste dunque un'autorità centrale massonica, sebbene ciascuna giurisdizione abbia un elenco delle altre giurisdizioni formalmente riconosciute. Se il riconoscimento formale è reciproco, le due giurisdizioni sono dette "in amicizia", e questo permette ai rispettivi membri di accedere alle Tornate delle rispettive Logge. In linea di massima, per essere riconosciuti da una giurisdizione è necessario per lo meno osservare i criteri riguardo alla regolarità, vale a dire condividere gli antichi simboli di riferimento della massoneria, le caratteristiche essenziali che accomunano i massoni, indipendentemente dalla cultura di appartenenza. Tuttavia, data la natura decentralizzata e non dogmatica della massoneria, non esiste una lista di simboli universalmente accettata, e persino giurisdizioni tra loro in amicizia possono avere idee completamente differenti riguardo alla natura dei simboli. Molte giurisdizioni non hanno alcuna posizione ufficiale sulla questione.

Anche se spesso si definisce grossolanamente la massoneria come suddivisa in due rami, uno "inglese" ed uno "francese", non è possibile fare una distinzione netta tra le varie giurisdizioni. Per esempio, può accadere che la giurisdizione A riconosca la B, che a sua volta riconosce la C, mentre quest'ultima potrebbe non riconoscere la A. Inoltre, il territorio geografico di una giurisdizione può sovrapporsi a quello di un'altra, comportando conseguenze nelle loro reciproche relazioni per semplici questioni territoriali. Altre volte una giurisdizione può sorvolare sulle irregolarità di un'altra soltanto per il desiderio di mantenere buoni rapporti. Ancora, una giurisdizione può essere formalmente legata ad una tradizione, e contemporaneamente mantenere rapporti informali con un'altra. Per questi motivi etichette come massoneria "inglese" o "francese" possono essere interpretate solo come indicazione generica e non come chiari segni di distinzione.

La massima autorità a capo di una giurisdizione massonica è di solito chiamata Gran Loggia o, a volte, Grande Oriente, e corrisponde normalmente ad una singola nazione, sebbene il territorio possa essere più ampio o più ristretto (in Nord America ogni Stato o provincia ha una propria Gran Loggia).

La più antica giurisdizione nel ramo inglese della massoneria moderna è la Gran Loggia d'Inghilterra (Grand Lodge of England, GLE), fondata nel 1717 e denominata poi Gran Loggia Unita d'Inghilterra (United Grand Lodge of England, UGLE), dopo la fusione con un'altra Grande Loggia inglese (Antients) nel 1813. Attualmente è la più vasta giurisdizione in Inghilterra ed il quartier generale si trova alla Freemasons Hall, a Londra in Great Queen Street. La giurisdizione più antica del ramo "francese" è il Grande Oriente di Francia, fondata nel 1728. Un tempo questi due rami si riconoscevano reciprocamente, ma molte giurisdizioni interruppero i rapporti ufficiali con la loggia francese, dopo che questa, nel 1877 incominciò ad ammettere gli atei incondizionatamente. In molti paesi neolatini ed in Belgio predomina una massoneria di stile francese, mentre tutti gli altri tendono a seguire la guida inglese.

Molte giurisdizioni permettono agli adepti di visitare le logge nelle giurisdizioni riconosciute senza condizioni, lasciando che sia la loggia straniera a confermare l'amicizia tra le due Logge. La UGLE invita i suoi membri a verificare presso di loro se le giurisdizioni sono in amicizia, prima di fare una visita in altre logge; negli Stati Uniti, ad esempio, è sconsigliabile.

I Riti, gli organismi dipendenti

A fianco della massoneria esistono vari organismi con essa concordi ed a vario titolo da essa dipendenti.

In primo luogo si hanno i "Riti", ad esempio il Rito Simbolico Italiano, il Rito Scozzese Antico ed Accettato, il Rito Francese, il Rito di York, il Rito di Memphis, il Rito di Misraim Memphis ed altri. Questi organismi consentono ai maestri massoni un ulteriore sviluppo iniziatico, in genere attraverso gradi successivi al terzo, secondo percorsi differenti. La parola "Rito" deriva dal fatto che questi organismi, in genere, storicamente prevedevano rituali diversi anche per i primi tre gradi, che da essi dipendevano; per questo motivo, per evitare malintesi, in massoneria la parola "rito", benché sinonimo di "rituale", viene raramente impiegata in questa accezione.

Ci sono logge che svolgono i loro lavori nei gradi di Apprendista, Compagno e Maestro. I rituali seguiti in tali logge simboliche sono in genere unificati, indipendentemente dal Rito dal quale hanno eventualmente avuto origine in antico, come ad esempio il Rituale Emulation, di derivazione anglosassone, collegato con gli ulteriori sviluppi dell'Arco Reale e del Marchio. Proprio il Rituale Emulation approvato dalla Loggia Madre d'Inghilterra la U.G.L.E. è adottato in Italia, sin dal 1974, da alcune Logge del Grande Oriente d'Italia (G.O.I.) e, dal 1993, dalla Gran Loggia Regolare d'Italia (G.L.R.I.).

Esistono invece comunioni che ammettono un solo Rito: è il caso ad esempio della Gran loggia Regolare d'Italia (G.L.R.I.), nella quale si pratica unicamente il rituale Emulation, e Grande Oriente Italiano - Obbedienza Piazza del Gesù e della Gran Loggia d'Italia, nella quale si pratica solo il Rito Scozzese Antico ed Accettato. Nel caso della Gran Loggia d'Italia (ma non necessariamente in casi analoghi) il Gran Maestro, cioè la massima autorità della Gran Loggia, ha contemporaneamente la carica di Sovrano Gran Commendatore, ovvero è anche la massima autorità del Rito Scozzese.

Oltre ai Riti esistono altri organismi strettamente legati alla massoneria, in quanto ammettono solo massoni o parenti degli stessi. Tra questi, l'Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo (Shriners), l'Ordine mistico dei profeti velati del regno incantato (Grotta), gli Alti Cedri del Libano ed altri, che tendono a diffondere l'insegnamento della massoneria, per il miglioramento dei propri membri e dell'intera società, oppure perseguono uno scopo filantropico, come alcune logge dell'America settentrionale.

Le varie giurisdizioni hanno un modo diverso di rapportarsi con tali entità. Alcune le riconoscono formalmente, altre non le considerano propriamente massoniche. Non tutti gli organismi sono ritenuti come affiliati alla massoneria, ma vengono giudicati come associazioni che pongono agli aderenti il requisito di appartenenza alla massoneria; alcune di esse possono richiedere ulteriori requisiti religiosi rispetto alla vera e propria massoneria (o "l'arte della massoneria"), in quanto l'insegnamento massonico viene visto in una prospettiva particolare.

Esistono anche altre organizzazioni giovanili (prevalentemente in Nord America, ma con ramificazioni in Europa e anche in Italia) associate alla massoneria stessa, ma non sono necessariamente massoniche in quanto a contenuti e ritualità; ne fanno parte l'Ordine di DeMolay (per ragazzi tra i 12 ed i 21 anni, aperto a tutti), le Figlie del Lavoro (per ragazze tra i 10 ed i 20 anni figlie di massoni) e l'Ordine internazionale dell'arcobaleno per ragazze (per ragazze tra gli 11 ed i 20 anni e che ha il patrocinio massonico, anch'esso rivolto alle figlie di massoni).

Logge

Gran Loggia della Pennsylvania, Filadelfia. Una visita guidata permette di visitare molte sale, tutte riccamente decorate.
Un interno della Gran Loggia della Pennsylvania

Contrariamente alla credenza diffusa, i massoni si incontrano come una loggia e non in una loggia, analogamente alla distinzione fatta dai cristiani che si incontrano come una chiesa, con l'effettivo edificio, considerato non più che un punto di ritrovo.

Secondo la leggenda massonica, le logge operative (le logge medievali degli attuali scalpellini) costruirono un edificio accanto al luogo di lavoro, ove i massoni potevano incontrarsi per ricevere istruzioni e socializzare. Normalmente, l'incontro avveniva nel lato sud dell'edificio (in questo punto le mura sono riscaldate dal sole durante il giorno), e per questo motivo la riunione tra i soci della loggia è ancora oggi chiamato "il Sud".

Le prime logge speculative (i cui affiliati non erano scalpellini o tagliapietre) si riunivano in taverne o in luoghi pubblici adatti, mentre un guardiano (tyler, custode della loggia massonica, oggi in italiano Copritore) vegliava sulla porta per impedire l'ingresso ai curiosi o ai malintenzionati.

Il luogo ove la loggia si riunisce abitualmente in modo rituale, è detto "Tempio", mentre "Centro" o "casa massonica" è l'edificio ove uno o più Templi si trovano e che comprende anche altri ambienti. All'interno di molte giurisdizioni massoniche esistono alcune logge tipicamente specialistiche, come quelle che assolvono compiti di ricerca ed istruzione (R&I), costituite secondo criteri particolari.
Tali tipi di logge collaborano con organizzazioni mondiali alla ricerca massonica, alla scoperta e all'interpretazione di documenti storici e alla comprensione dei simboli massonici non ancora segnalati, ed al mantenimento e sviluppo degli stessi rituali massonici. Aderiscono a queste logge gli adepti interessati provenienti da logge comunemente costituite, ma possono anche essere gruppi aventi gli stessi interessi e formazione culturale, come le logge dei "vecchi ragazzi" (old boys) provenienti da scuole, università, reparti militari o imprese. Inoltre, molte giurisdizioni massoniche nominano conferenzieri incaricati di effettuare ricerche, sviluppare e rilasciare conferenze nelle logge allo scopo di istruire i membri e buona parte delle Grandi Logge e molti centri massonici regionali e templi hanno una biblioteca, che è usata per ricerche.

Una raccolta notevole è la collezione presso la biblioteca dell'Università di Poznan in Polonia;[33] oltre 80 000 libri sono custoditi fra la biblioteca principale ed il Chateau de Ciazen, a circa 80 km di distanza. A quanto risulta, furono raccolti durante la seconda guerra mondiale quando le SS di Heinrich Himmler confiscarono i libri delle biblioteche massoniche in Germania e nelle altre nazioni occupate, per immagazzinarli in questo archivio in Polonia.

Il 5 marzo 2001, l'Università di Sheffield in Inghilterra stabilì il Centre for Research into Freemasonry[34] quale parte dell'Humanities Research Institute, che "intraprende e promuove una ricerca scientifica oggettiva dell'impatto storico, sociale e culturale della massoneria, principalmente in Gran Bretagna". Il centro è guidato dallo storico Andrew Prescott, proveniente dalla British Library e assegnato per tre anni all'Università di Sheffield per stabilirvi il nuovo centro.

Adesione

Requisiti per l'appartenenza

Alla base della massoneria è posto il principio della massima tolleranza, sia nella loggia che nella vita profana. Il modo in cui è disciplinata nei particolari l'accettazione dei candidati dipende dal particolare ramo o giurisdizione della massoneria con cui si ha a che fare.

La massoneria accetta membri da tutte le religioni. I deisti vengono tradizionalmente accettati. Nelle logge derivate dal Grande Oriente di Francia ed in certi altri gruppi di logge, vengono accettati eccezionalmente anche gli atei e gli agnostici, senza una particolare abilitazione. La maggior parte degli altri rami, nel rispetto dei landmark, richiede in genere la credenza in una qualsiasi forma di Essere Supremo, anche se si ha un elevato grado di non-dogmatismo, cosicché il termine "Essere Supremo" è spesso utilizzato con accezione molto aperta, che comprende il Deismo e spesso sconfina anche nella visione naturalistica della "Dea/Natura" nella tradizione di Spinoza e Goethe (egli stesso era un massone), e nella visione del Basilare o il tutt'uno cosmico, come si riscontra in alcune religioni orientali o nell'idealismo occidentale (o nella moderna cosmologia). In qualche altra giurisdizione (principalmente quelle anglofone), la massoneria non è così tollerante del naturalismo come lo è stata nel XVIII secolo, e dall'inizio del XIX secolo sono stati aggiunti, principalmente nel Nord America, specifici requisiti religiosi con più toni teistici e ortodossi, come la credenza nell'immortalità dell'anima. La massoneria predominante in Scandinavia accetta soltanto cristiani.

In generale, per diventare un massone, occorrono i seguenti requisiti:

  1. essere un uomo, per potersi affiliare alla maggior parte delle obbedienze massoniche, o una donna, per affiliarsi ad una giurisdizione con logge femminili, a meno di non affiliarsi ad un'obbedienza co-massonica che non pone requisiti sul sesso;
  2. credere in un Essere supremo o in un "Principio creativo", a meno di non affiliarsi ad un'obbedienza con specifici requisiti religiosi;
  3. nella maggior parte delle logge per accedervi bisogna aver compiuto 21 anni, solo i figli di massoni possono accedervi dal 18º anno di età in poi (questo può cambiare a seconda dalla giurisdizione od obbedienza);
  4. essere sano di mente e di sana costituzione e di buona moralità;
  5. essere "un uomo libero e di buoni costumi".

In alcune obbedienze l'inclusione delle donne è motivo di controversia. La "libertà di nascita" non appare nelle logge moderne e non esiste nessuna indicazione che deve essere rispettata. La "sana costituzione" è attualmente concepita come l'essere in grado di prendere parte ai rituali della loggia ed oggigiorno la maggior parte delle logge sono abbastanza flessibili nell'accettare candidati disabili.[senza fonte]

Iniziazione

Iniziazione massonica (XVIII secolo)

Lo scopo dichiarato dell'iniziazione muratorìa è l'abbandono della vita profana attraverso una morte figurata e la rinascita in una nuova vita iniziatica.

Essa consiste nell'ammissione del candidato in un luogo chiamato Tempio (per evidenziarne il carattere sacro, con un riferimento al Tempio di Salomone edificato da Hiram Abif) costruito "alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo". In questo luogo si fanno compiere al profano le prove rituali necessarie a verificare la determinazione di quest'ultimo.

Tra i peculiari caratteri dell'iniziazione muratorìa c'è la sua dimensione Universale: l'iniziazione è conferita al candidato da una collettività di iniziati in una Loggia specifica, ma in realtà l'iniziazione conferisce l'appartenenza alla massoneria Universale e dà inizio a un percorso conoscitivo di natura esoterica che prevede periodici momenti di confronto e di lavoro comune nella loggia.

Aspetti problematici

Segretezza

Una frase in inglese e il suo corrispondente utilizzando il cifrario pigpen

Riferendosi all'attività massonica si parla di "segretezza" in luogo della più corretta indicazione di riservatezza, poiché in realtà il "segreto" è limitato al dovere insito nella cultura massonica di non rivelare all'esterno ciò che viene svolto nel tempio dalle logge riunite ritualmente.

Cifrario dei Simboli massonici

La massoneria è spesso definita una società segreta ed è erroneamente[senza fonte] considerata da molti il vero prototipo di questo tipo di società. Molti massoni sostengono che sarebbe meglio descriverla come una "società con segreti". Il livello di segretezza varia decisamente da zona a zona. Nelle nazioni anglofone la maggior parte dei massoni rende pubblica la propria affiliazione con la società segreta, gli edifici massonici sono chiaramente segnati e gli orari delle riunioni sono generalmente di dominio pubblico. In altre nazioni, dove la massoneria è stata soppressa dal governo, la segretezza può essere molto più praticata. Perfino nel mondo anglofono i dettagli precisi dei rituali non vengono resi pubblici, e i massoni hanno un sistema segreto di "metodi di riconoscimento", come la stretta di mano segreta massonica, tramite la quale i massoni possono riconoscersi tra loro "nel buio come nella luce"; tuttavia, i massoni riconoscono che questi segreti sono stati ampiamente resi disponibili tramite letteratura sia massonica che antimassonica, da secoli.

Molte sono le giustificazioni addotte dai massoni in ordine alla riservatezza che caratterizza la sua vita interna dell'organizzazione. La principale di esse è che la massoneria è un ordine iniziatico cui si accede passando attraverso diversi livelli di indagine e conoscenza delle questioni etiche e filosofiche, ossia si procede tramite iniziazioni, le quali permettono il riconoscimento del livello spirituale raggiunto; conoscere in anticipo gli eventi pregiudicherebbe l'efficacia di questo sistema. È spesso definita dai suoi membri "un particolare sistema di moralità mascherato dall'allegoria e raffigurato attraverso simboli".

Così Giacomo Casanova sui misteri della massoneria:

« Il mistero della massoneria, di fatto, è per sua natura inviolabile. Il massone lo conosce solo per intuizione, non per averlo appreso, in quanto lo scopre a forza di frequentare la loggia, di osservare, di ragionare e dedurre. Quando lo ha appreso, si guarda bene dal far parte della sua scoperta a chicchessia, fosse pure il suo miglior amico massone, perché se costui non è stato capace di penetrare da solo il segreto, non sarà nemmeno capace di profittarne se lo apprenderà da altri. Il segreto rimarrà dunque sempre tale. Ciò che avviene nella loggia deve rimaner segreto, ma chi è così indiscreto e poco scrupoloso da rivelarlo non rivela l'essenziale. Del resto, come potrebbe farlo se non lo conosce? Se poi lo conoscesse, non lo rivelerebbe. »
(Storia della mia vita)

Rapporti con le Chiese e confessioni cristiane

La Chiesa cattolica ha sempre criticato la concezione mistica propria della massoneria, dichiarandola incompatibile con la propria dottrina,[35] anche perché la massoneria, in Italia e in altri paesi, si è storicamente associata a personalità e movimenti anticlericali.

Appartenenza alla massoneria e appartenenza alla Chiesa cattolica sono per quest'ultima inconciliabili, e più volte questa inconciliabilità è stata espressa solennemente dal clero. I documenti principali che lo attestano sono elencati di seguito:

  • la lettera apostolica In eminenti apostolatus di papa Clemente XII del 1738
  • la bolla Providas Romanorum di papa Benedetto XIV del 1751[36]
  • l'enciclica Humanum Genus di papa Leone XIII del 1884[37]
  • il Codex Juris Canonici promulgato da papa Benedetto XV nel 1917, nei canoni 1240 §1 1º (negazione delle esequie ecclesiastiche di chi appartenga alla massoneria), 1399 8º (proibizione dei libri che presentino la massoneria come utile e non dannosa), 2335 (scomunica latae sententiae per chi aderisce ad un'associazione massonica), 2336 §2 (obbligo di denunciare al Sant'Uffizio chierici e religiosi che aderiscano ad un'associazione massonica)
  • il nuovo Codice di Diritto Canonico, promulgato da Giovanni Paolo II nel 1983, nel quale tuttavia non appare più la parola massoneria; nel canone 1374 si stabilisce che «chi aderisce ad una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l'interdetto»
  • la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede approvata da papa Giovanni Paolo II il 26 novembre 1983. Essa ribadisce la condanna e la diffida relativa all'appartenenza, venendo così a costituire interpretazione autentica del canone 1374. In un articolo del 23 febbraio 1985 su L'Osservatore Romano si forniscono la motivazione della condanna e della diffida espresse nella Dichiarazione del 1983.
  • il documento della Conferenza Episcopale Tedesca, a conclusione di colloqui svolti, dal 1974 al 1980, fra una commissione di dialogo di tale Conferenza, a ciò incaricata dalla Santa Sede, e qualificati esponenti delle Grandi Logge Unite di Germania (massoneria regolare). Il documento conclude per l'incompatibilità fra la professione di fede cattolica e l'appartenenza alla massoneria.

La questione della scomunica

Il cattolico che entrasse e operasse nell'ambito della massoneria incorrerebbe in scomunica, disapprovazione o interdetto. La lettera apostolica di papa Clemente XII contiene la dichiarazione di scomunica per il cattolico che appartenga a qualunque titolo ad un'associazione massonica:

« [...] decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o Massoni, o con qualunque altro nome chiamate. Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia Laici, sia Chierici, tanto Secolari quanto Regolari, ancorché degni di speciale ed individuale menzione e citazione, che nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire le predette Società dei Liberi Muratori o Massoni o altrimenti denominate; di ospitarle o nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto, direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole, sotto pena di scomunica per tutti i contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all'infuori del Romano Pontefice pro tempore» »
(In eminenti apostolatus)

Tale scomunica fu ribadita dal canone 2335 del Codice del 1917, per poi essere abrogata[38] il 27 novembre 1983 con l'entrata in vigore del nuovo Codice di diritto canonico, che fa un elenco tassativo delle possibili scomuniche e non vi include quella nei confronti dei massoni.

Anche se nel Codice promulgato non vi è alcun riferimento esplicito alla massoneria, nel documento emesso nel 1983 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (guidata in quel momento da Joseph Ratzinger) si ribadisce che i cattolici non possono entrare nella massoneria:

« Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.[39] »

Non è necessario che la loggia, associazione o qualunque altra denominazione di tipo massonico a cui si appartiene sia apertamente contro la Chiesa per incorrere nel divieto, è sufficiente che abbia le caratteristiche dell'associazionismo di tipo massonico. Va inoltre ricordato che il can. 1374 del nuovo codice di diritto canonico prevede giuste pene per chi si iscrive e l'interdetto per chi promuove o dirige associazioni che complottino istituzionalmente o di fatto contro la Chiesa cattolica[40].

Altre posizioni

Alcuni intellettuali cattolici mettono in risalto i punti di convergenza tra i principi massonici e quei cattolici (ad esempio, l'universalismo, l'eguaglianza universale, i diritti umani), ed anche un'attenzione, forse più presente nella massoneria del passato, alla unicità e sovranità di Dio quale unico creatore e giudice.

Alcune delle chiese protestanti scoraggiano a loro volta i propri fedeli dall'entrare nella massoneria; sebbene da parte del Cristianesimo protestante vi siano state condanne,[41][42], nel complesso non esistono tensioni.

Da parte delle istituzioni massoniche invece non vi è alcuna preclusione rispetto alla religione professata dai suoi aderenti, nessuno viene considerato escluso dalla massoneria qualsiasi fede abbracci al momento di entrare a farvi parte, o durante il suo percorso massonico; questo è sancito anche dalle costituzioni di Anderson.

Critiche e scandali

La critica più diffusa verso la massoneria si focalizza sul carattere segreto ed occulto che essa intende avere circa i propri "misteri", che unito al forte senso di misticismo e al rigido impianto gerarchico l'assimila a molte sette religiose[43]. Durante i lavori di loggia sono precluse le discussioni riguardanti la politica e la religione; ad essi può essere accennato solo da un punto di vista storico e/o filosofico per contestualizzare un determinato evento o argomento, o semplicemente come possibile riferimento per un eventuale approfondimento.

Inoltre, la massoneria è stata a lungo un bersaglio prediletto per i teorici delle cospirazioni, che la vedono come un potere occulto e malevolo, talvolta associato al giudaismo o al satanismo ed in genere volto al "dominio del mondo" o già in grado di controllare o influenzare segretamente la politica mondiale.
Una critica mossa ai complottisti è che gli stessi confondono la correlazione statistica, vale a dire l'affiliazione di taluni personaggi alla massoneria, con la causa degli eventi storici.

Licio Gelli ai tempi dell'esplosione del caso P2

I massoni sono spesso accusati di costituire una potente lobby[44], teatro di scambio di favori e raccomandazioni tra persone potenti allo scopo di favorire in ogni modo i propri membri, arrivando in taluni casi a costituire una rete parallela, clandestina o comunque occulta rispetto ai poteri dello stato, talvolta – secondo alcuni critici – con il coinvolgimento in operazioni illegali. I sostenitori di questa teoria considerano una loggia massonica una società di mutuo soccorso, nella quale persone consapevoli di scopi comuni (anche il semplice arricchimento, ad esempio) e mezzi per raggiungerli si aiutano l'un l'altra nell'ambito delle proprie rispettive disponibilità; tutto ciò nascosto da un paravento di riti ed idealismo illuministico. Secondo queste teorie, il coordinamento è appositamente affidato a gerarchie di persone che fanno da collegamento tra la domanda e l'offerta di servigi, in modo tale che chi detiene un potere può scambiare favori con un altro potente, tramite la loggia, nella reciprocità di un'adesione consapevole ad un determinato scopo. Esistono diverse logge e diversi gruppi di logge, ed anche tra esse avvengono gli scambi di favori tramite i capi, restando gli usufruitori e gli applicatori dei vari favori reciprocamente sconosciuti.

In Italia alla fine degli anni settanta e nei primi anni ottanta la P2 ("Propaganda Due"), una loggia coperta del Grande Oriente d'Italia, il cui maestro venerabile era Licio Gelli, fu al centro di uno dei più grossi scandali della storia della Repubblica, con indagini che condussero alla scoperta di una lista di mille nomi (tra cui esponenti politici, militari ed istituzionali di primo piano come Silvio Berlusconi, tessera 1816) ed al "piano di rinascita democratica", una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato. Sin dalla fondazione, la caratteristica principale della P2 fu quella di garantire un'adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all'interno che al di fuori dell'organizzazione massonica[45]. Nel periodo della maestranza di Gelli, la P2 riuscì a riunire in segreto almeno un migliaio di personalità di primo piano, principalmente della politica e dell'Amministrazione dello Stato, a fini di sovversione dell'assetto socio-politico-istituzionale italiano[46]. Il nome della P2 ricorre più volte nelle cronache nel corso della storia italiana, dato che suoi esponenti sono stati coinvolti in vari episodi non completamente spiegati della storia della Repubblica (dal Golpe Borghese all'operazione Gladio). Le indagini collegarono inoltre alcuni membri della loggia anche all'imponente scandalo finanziario internazionale della bancarotta del Banco Ambrosiano del banchiere Roberto Calvi e all'assassinio suo (inizialmente ritenuto un suicidio) e di Michele Sindona, entrambi appartenenti alla P2. Come risultato, fu emanata nel 1982 la legge Spadolini che sciolse la loggia e rese illegale il funzionamento di associazioni segrete. Licio Gelli, in seguito alla vicenda, era stato espulso dal Grande Oriente d'Italia nel 1981.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi P2 e Licio Gelli.

In Gran Bretagna nel 1990 una parte minoritaria del partito laburista al governo tentò invano di far passare una legge che richiedeva a tutti i pubblici ufficiali che fossero massoni di dichiararlo apertamente.

Repressioni

Negli stati totalitari la massoneria è quasi sempre bandita. Nella Germania nazista i massoni venivano inviati nei campi di concentramento e tutte le logge massoniche furono chiuse e spesso distrutte. I massoni tedeschi adottarono il "nontiscordardimé" come modo segreto di riconoscimento e come sostituto per il troppo noto e riconoscibile simbolo della squadra e del compasso. Così anche per quanto riguarda i regimi totalitari comunisti, con l'eccezione di Cuba, dove la massoneria è sempre stata ammessa. In Italia la massoneria è stata dichiarata fuorilegge nel 1925, durante il fascismo: nell'ottobre dello stesso anno, subito prima della approvazione della legge che la vietava, numerose Logge erano state devastate dai fascisti: Mola cita quelle di "Bari, Genova, Forlì, Modena"[47].

Negli ultimi anni l'Italia, caso unico tra i paesi democratici, è stata ripetutamente condannata dalla Corte di giustizia europea per violazione dei diritti umani poiché alcune leggi dello stato e di alcune regioni risultavano discriminatorie nei confronti dei massoni.[48][49][50] Sul punto è da rilevare che pronunzie del Consiglio Superiore della Magistratura degli anni novanta del secolo scorso ritennero censurabile finanche la remota affiliazione di un Magistrato all'istituzione. [51][52][53]

Le donne nella massoneria

La posizione delle donne all'interno della massoneria è complessa. Per i landmark, solo gli uomini possono diventare massoni.

Si dice che la prima donna ad essere ammessa nella massoneria fu Elizabeth Aldworth (nata St. Leger) la quale avrebbe assistito alle funzioni di un incontro di una loggia che si teneva a casa di suo padre, primo Visconte Doneraile, un abitante della Contea di Cork, Irlanda. Nella prima parte del XVIII secolo era uso comune che le logge si riunissero regolarmente in case private; questa loggia era debitamente autorizzata come numero 150 nel registro della Grande Loggia d'Irlanda. Elizabeth avrebbe rimosso un mattone e avrebbe visto la cerimonia dalla stanza adiacente; dopo essere stata scoperta, la situazione di Elizabeth fu discussa dalla loggia e fu deciso di iniziarla alla massoneria. Altre fonti narrano come lei fosse una delle firmatarie dell'Irish Book of Constitutions del 1744 e di come spesso frequentasse, con la sua regalia massonica, intrattenimenti patrocinati dalla massoneria a beneficio dei poveri e degli indigenti; è inoltre riportato che quando morì le fu accordato l'onore di una sepoltura massonica.

Maria Deraismes, co-fondatrice della dell'Ordine massonico, Le Droit Humain

La massoneria mista internazionale cominciò in Francia nel 1882 con l'iniziazione di Maria Deraismes nella loggia Libre Penseurs (letteralmente "loggia dei liberi pensatori"), una loggia di uomini sotto la Grande Loge Symbolique de France. Con il Senatore attivista Georges Martin, nel 1893 Maria Deraismes sovrintese l'iniziazione di sedici donne nella prima loggia nel mondo ad avere sia uomini che donne come membri, creando Le Droit Humain. In Francia, Belgio, Inghilterra, Italia, Spagna ed in molti altri paesi, le donne generalmente entrano in logge massoniche, come quelle appartenenti all'Ordine internazionale Le Droit Humain, che ammette sia uomini che donne, oppure entrano in logge che ammettono solo donne, costituite sotto la giurisdizione locale.

In America settentrionale è più comune per le donne non diventare massoni per sé, ma aggregandosi ad un corpo associato con proprie, separate tradizioni, come l'Order of the Eastern Star, in Italia "Stella d'Oriente", che ammette solamente donne parenti di massoni. In Olanda esiste una fratellanza per donne completamente separata, benché alleata, l'Order of Weavers ("Ordine delle Tessitrici"), la quale usa simboli tratti dalla tessitura piuttosto che dalla massoneria artigiana.

La Grande Loge Symbolique de France e altre giurisdizioni che alla corrente massonica di questo fanno riferimento concedono pieno riconoscimento alle donne in massoneria che sono qui perfettamente equiparate agli uomini. L'UGLE e altre giurisdizioni non riconoscono formalmente alcuna entità che accolga donne, sebbene in molti paesi si percepisca e si accetti in modo informale come queste istituzioni co-massoniche siano parte della libera muratoria in un senso più ampio. L'UGLE, per esempio, ha riconosciuto fin dal 1998 due giurisdizioni femminili locali come regolari nella pratica, eccezion fatta per il loro includere donne, ed ha indicato che, benché non formalmente riconosciuti, questi corpi possono essere considerati parte della massoneria. Così, la posizione delle donne nella massoneria sta rapidamente evolvendo nel mondo di lingua inglese. In molti casi il Nord America sta seguendo la tendenza inglese in fatto di donne. I massoni si definiscono tra di loro "fratelli". Le donne (che si definiscono "sorelle") non sono ammesse nelle officine del Grande Oriente d'Italia, così come in quelle della Gran Loggia Regolare d'Italia, ma nei capitoli di un ordine parallelo paramassonico chiamato Ordine della Stella d'Oriente e ufficialmente riconosciuto dal Grande Oriente d'Italia, nel quale però sono ammesse solo donne legate da vincoli di parentela con gli appartenenti al Grande Oriente d'Italia. Sono ammesse invece in altre Comunioni, come la Gran Loggia d'Italia (obbedienza mista, che appartiene al ramo "francese") e l'Ordine Le Droit Humain (attraverso la Federazione Italiana); nelle Comunioni "miste" sono riconosciute alle Sorelle pari dignità iniziatica ed eguali possibilità elettive all'interno delle logge e dell'obbedienza.

La Gran Loggia Massonica Femminile d'Italia (GLMFI) è attualmente l'unica obbedienza femminile operante in Italia, con statuto e regolamenti riconosciuti a livello internazionale; è retta da un Consiglio Federale democraticamente eletto, al cui vertice è la Gran Maestra; le elezioni delle cariche sono effettuate annualmente, ciascuna di esse non può essere attribuita per più di tre volte consecutive alla stessa sorella. Dall'ottobre 1995 la GLMFI è membro effettivo del CLIPSAS (Centro di cultura e di Informazione delle Potenze Massoniche firmatarie del trattato di Strasburgo del 22 gennaio 1961), e dal marzo 1996 del CLIMAF (Centro di Cultura Internazionale della massoneria Femminile). Nel novembre 2000 ha partecipato alla fondazione dell'Unione delle Obbedienze Massoniche del Mediterraneo. Ha rapporti di amicizia e scambi culturali con le obbedienze che riconoscono l'iniziazione femminile mettendo in pratica il concetto di uguaglianza nella diversità.

Influenza in altre associazioni

Alcuni valori della massoneria sono condivisi da altre associazioni internazionali; in alcuni casi risultano anche legami personali. Tuttavia nessuna di queste associazioni appartiene alla massoneria.

Lo scautismo internazionale, che non è un gruppo massonico, fu fondato da Robert Baden-Powell che, secondo varie ricerche, non fu mai massone, pure esistendo varie logge a lui intitolate[54]. Tuttavia, alcuni fra i fondatori di associazioni scout nazionali probabilmente ritennero di poter mettere in pratica molti degli ideali massonici attraverso lo scautismo, come nel caso del massone Daniel Carter Beard, fondatore di un'organizzazione giovanile (i Figli di Daniel Boone) che nel 1910 si fuse con i Boy Scouts of America. Anche Sir Francis Vane e James Spensley, fra i pionieri dello scautismo in Italia, furono massoni.

Tra i fondatori del Rotary International vi era un massone, così come nel Lions Club e nel Kiwanis International.[senza fonte] L'Avis è stata fondata in Italia da un massone, come anche la Croce Rossa Internazionale, fondata dal massone Jean Henri Dunant.[senza fonte]

Nel cinema e nella letteratura

Note

  1. ^ Robert Freke Gould, - Collected Essays Papers Relating To Freemasonry, aselfast William Tait, 37 Dunluce Avenue. London: Spencer & CO., 19, 20 & 21 Great Queen Street, W.C. 1913. - The History of Freemasonry, Thomas G. Jack, 45 Ludgate Hill, 1885. - Gould's History of Freemasonry Throughout the World, Charles Scribner's Son, New York, 1936 Albert G. Mackey, An Encyclopadia of Freemasonry, Published by The Masonic History Company, New York And London, 1914.
  2. ^ H. L. Haywood, J. E. Craig, A History of Freemasonry, circa 1927.
  3. ^ M. Baigent, R. Leigh, H. Lincoln, The Holy Blood and The Holy Grail, 1982. Tradotto in italiano come Il Santo Graal, ISBN 88-04-53488-5
  4. ^ J. Robinson, Born in Blood, 1989.
  5. ^ Il Dr. Wilhelm Begemann nel 1888 ha classificato gli antichi Statuti in otto "families", ognuna indicata da un nome e da una lettera alfabetica A Regius Manuscript (1 text); B Cooke Family (3 texts); C Plot Family (6 texts); T Tew Family (9 texts); D Grand Lodge Family (53 texts); E Sloane Family (21 texts); F Roberts Family (6 texts); G Spencer Family (6 texts); H Sundry Family (9 texts). Attualmente sono noti i seguenti Statuti: Edict of Rothari A.D. 643 - Constitutions York 926 Charter of Bologna 1248 - York 1370 (French Translation) - Preambolo Veneziano relativoalle Mariegole dei Taiapiera, dei tagliatori dipietra (1307) - Anglo-Norman Charges 1356 England - King David and the Temple of Jerusalem - Regius 1390 British Museum - Cooke 1450 British Museum - Strassburg, Ratisbona 1459 Germany - Torgau Ordinances 1462 Germany - Watson MS series 1535 - Grand Lodge No.1 1583 London - Schaw 1598 - The Sinclair MS 1601 - Jones 1607 ( Possibly 1655) - Wood 1610 Worcester - Thorp 1629 Leicester - Sloane No. 3848 1646 British Museum - Inigo Jones MS 1655 - Sloane No.3323, 1659 British Museum - Atcheson Haven 1666, Grand Lodge of Scotland - Aberdeen 1670, Aberdeen Lodge No.1 (copy published "Voice of Masonry" December 1874) - Henery Heade 1675, Inner Temple, London - Melrose No.2 1675, Melrose St. John Lodge No.1 - Stanley 1677 West Yorkshire Library - The Thomas Tew MS 1680 - Plot 1686 Epitome in Nat. Hist. Staffordshire - Clerke 1686 - Antiquity 1686, Lodge of Antiquity No.2 - William Watson 1687, West Yorkshire Library - Beaumont 1690, West Yorkshire Library - Waistell 1693, West Yorkshire Library - York No.4 1693, York Lodge No.236 - Edinburgh 1696 - Edinburgh 1696 (French Translation) - Foxcroft 1699 - Buchanan 1600's - Phillips No.1 1600's Cheltenham - Phillips No.2 1600's Cheltenham - Per alcuni di questi il testo è reperibile presso l'indirizzo web: https://www.rgle.org.uk/RGLE_Old_Charges.htm
  6. ^ Per una visione generale del tema, cfr. "Gould's History of Freemasonry Throughout the World", Volume II, Charles Scribner's Son, New York, 1936
  7. ^ Clarke, J. R., "Formation of the Grand Lodge of the Antients", AQC: Vol. 79 for 1966
  8. ^ Sadler, H. "The Origin of the Antients", AQC: Vol. 85 for 1972.
  9. ^ Lane, John, "Date of Origin of Grand Lodge (Antients), 1751", AQC: Vol. V. 1892
  10. ^ Grantham, W. Ivor, "The Titles of United Grand Lodge: Antients and Moderns", AQC: Vol. LXIV, 1951
  11. ^ Cfr."Gould's History of Freemasonry Throughout the World", op. cit.
  12. ^ Rosenbaum, Rev. M., "Ahiman Rezon" (The Title of the Antients " B. of Const.), AQC: Vol. XXIII, 1910. E anche: Association of Atholl Lodges Ahiman Rezon, Ray Sheppard, ripreso 8 luglio 2012
  13. ^ Cfr."Gould's History of Freemasonry Throughout the World", op. cit.
  14. ^ L'Atto di Unione (Act of Union) può essere visionato in www.chimera160.it/pdf/union.pdf
  15. ^ Gilbert W. Daynes, "Birth and Growth of the Grand Lodge of England 1717 to 1926", Kessinger Publishing, 2003, pp. 107-108
  16. ^ Notizie d’archivio, «Erasmo Notizie», 9 (2008), 19-20, p. 26.
  17. ^ a b (EN) U.S. Recognition of French Grand Lodges in the 1900s. URL consultato il 14-03-2008.
  18. ^ (EN) Anderson's Constitutions. URL consultato il 14-03-2008.
  19. ^ (EN) Who is Prince Hall?. URL consultato il 14-03-2008.
  20. ^ Anna Maria Isastia, massoneria tra realtà storica e mito, in Hiram - Rivista del Grande Oriente d'Italia, Vol. 4, 2005
  21. ^
    « Avendo il Ven.mo Gran Maestro espresso il desiderio che il Consiglio [degli Affari Generali] redigesse un rapporto circa i Principi Fondamentali sui quali questa Gran Loggia possa venire invitata a riconoscere qualunque Gran Loggia che richieda il riconoscimento della Giurisdizione Inglese, il Consiglio degli Affari Generali vi si è conformato con piacere. Il risultato, come segue, è stato approvato dal gran maestro e formerà la base di un questionario da inviare in futuro a ciascuna Giurisdizione che richieda il riconoscimento Inglese. Il Consiglio desidera che non solo tali corpi, ma anche i Fratelli in generale, in tutta la Giurisdizione del Gran Maestro siano pienamente informati su quei Princìpi Fondamentali della Libera Muratoria che la Gran Loggia d'Inghilterra ha sostenuto durante tutta la propria storia.
    1. Regolarità di origine: cioè che ciascuna Gran Loggia sia stata legittimamente fondata da una Gran Loggia debitamente riconosciuta o da tre o più Logge regolarmente costituite.
    2. Che una credenza nel G.A.D.U. e nella Sua volontà rivelata sia una qualifica essenziale per l'appartenenza.
    3. Che tutti gli Iniziati assumano i loro impegni sul, o in piena vista del, Libro della Legge Sacra, per il quale si intende la rivelazione dall'alto che sia vincolante per la coscienza del particolare individuo che si stia iniziando.
    4. Che la composizione della Gran Loggia e delle singole Logge sia esclusivamente di uomini; e che ciascuna Gran Loggia non abbia relazioni di alcun genere con Logge miste o con corpi che ammettano donne fra i propri membri.
    5. Che la Gran Loggia abbia giurisdizione sovrana sulle Logge sotto il proprio controllo; cioè che sia un'organizzazione responsabile, indipendente e autogovernantesi, con autorità unica e incontestata sui gradi della Corporazione o Simbolici (Apprendista Accettato o Registrato, Compagno di Mestiere o d'Arte e Maestro Muratore) nella propria Giurisdizione; e non sia in alcun modo soggetta a, o divida tale autorità con, un Supremo Consiglio o altra Potenza che rivendichi un qualunque controllo o supervisione su quei gradi.
    6. Che le tre Grandi Luci della Libera Muratorìa (vale a dire, il Libro della Legge Sacra, la Squadra e il Compasso) siano sempre esposte quando la Gran Loggia o le sue Logge subordinate siano al lavoro, essendo il Libro della Legge Sacra il più importante tra questi.
    7. Che la discussione [in materia di] religione e politica all'interno della Loggia sia rigorosamente proibita.
    8. Che i principi degli Antichi Landmarks, costumi e usanze della Corporazione siano rigorosamente osservati. »